Per questa nuova intervista di Gripebenditalia avremo modo di conoscere da vicino un ragazzo che ha puntato tutto su sé stesso, timidamente entrato nel mondo dell’Old Time Strongman per poi salire sui palchi ed esibire tutta la sua forza. È con immenso piacere che vi presento Eric Moss!
Ciao Eric e grazie per essere qui su GBI!
Ciao Giorgio, innanzitutto grazie per avermi intervistato e avermi permesso di condividere la mia storia e la mia passione con i tuoi lettori. Per quelli che non mi conoscono, il mio nome è Eric Moss e compio prove di forza nello stile Old Time Strongman del secolo scorso per essere d’ispirazione alle scuole, college, organizzazioni no-profit, società internazionali e enti governativi. Attualmente ho un record mondiale nel piegare l’acciaio e sono anche un personal trainer, marito, padre, fratello e figlio. Sono cresciuto e vivo nella zona nord del New Jersey, che si trova sulla costa nord-est degli Stati Uniti.
Quando ero piccolo, ho avuto molte allergie alimentari che hanno reso difficile una corretta alimentazione. Quando mi fecero dei test, quasi mi portarono al pronto soccorso perché reagì malissimo. E poiché le reazioni si manifestavano sotto forma di eczema, il continuo grattarmi mi teneva sveglio tutta la notte cercando di strapparmi la pelle con le unghie. Ho anche avuto un periodo difficile a scuola perché avevo il disturbo da deficit d’attenzione e il mio insegnante in seconda elementare, mi disse che ero un ragazzino pigro che non sarebbe mai riuscito a concludere nulla. Fortunatamente a causa del disturbo da deficit di attenzione, non ho prestato attenzione alla sua predizione nei miei confronti. E nonostante tutto, ho avuto un’infanzia felice per la maggior parte del tempo, perché vivevo in un quartiere tranquillo e avevo amici che mi smaliziarono in tutto.
Ho apprezzato la musica da giovane e ho suonato il trombone fino alla scuola media. Il problema che ho dovuto affrontare è che non mi piaceva la musica che dovevamo suonare e così ho perso il mio amore per questo. Ho riacceso l’interesse al liceo quando ho trovato la chitarra elettrica e ho potuto suonare alcune cose da gruppi come i Metallica, i Black Sabbath, Ozzy Osbourne. Però senza alcuna particolare dote musicale. Quando i Judas Priest si sono riuniti nel 2004, ho sentito il potere delle urla di Rob Halford e ho cercato di imparare la voce e come cantare in quel modo. Sono stato coinvolto in alcune band ma non sono mai arrivato sul palco, il che era tutto ciò che volevo davvero. Sapevo di voler salire sul palco, ma sapevo anche che non sarebbe stato un successo, ad eccezione delle serate karaoke.
Avere eruzioni cutanee gravi sulle parti interne delle mie braccia e sulla parte posteriore delle mie gambe mi rendeva difficoltosa la corsa e comunque non ero dotato atleticamente. È qualcosa di divertente perché quando le persone sentono cosa posso fare pensano che io sia un super atleta. Neanche per sbaglio. Qualsiasi sport che coinvolgesse il lancio o l’afferrare una palla, era assolutamente da scartare. Il primo “sport” che mi è venuto naturale sono stati gli sport orientati al combattimento come le arti marziali e il paintball. Calciare, boxare e soffocare erano cose che mi sembravano naturali.
Volevo diventare più forte per le arti marziali e quando le ragazze iniziarono a notare la mia definizione muscolare, fece miracoli per la mia autostima. Questo mi ha portato ad una passione che non ha nulla a che vedere con la forza e il fitness, che poi ho trasformato in una carriera da personal trainer prima di diventare uno Strongman professionista.
La mia passione per la forza e il fitness e il desiderio di essere un allenatore migliore mi hanno portato all’allenamento con i kettlebells e agli scritti di Pavel Tsatsouline. Pavel aveva scritto sulle pratiche degli Strongman vicino al volgere del secolo scorso e queste persone furono in grado di fare prodezze sorprendenti prima che gli steroidi e le droghe per migliorare le prestazioni fossero persino inventati. Il mio desiderio era di apprendere i segreti che mi condussero all’Associazione Oldtime Barbell and Strongmen (AOBS) che ho conosciuto attraverso l’Iron Tamer David Whitley, un amico e collega, uomo forte che mi ha fatto conoscere questo mondo e la sua gente, e che poi sarebbe diventato il mio mentore.
Suppongo che ci sia un talento naturale. Ai tempi in cui lavoravo in una palestra normale mi mettevo alla prova rispetto a quello che facevano i grandi e di solito riuscivo a tenere il passo. Ho anche una discreta quantità di tolleranza al dolore, ma per essere onesto molto semplicemente è stato un duro lavoro e l’aver ascoltato i consigli dei miei mentori come Chris Rider e prima di lui Greg Matonick.
Prima dei miei mentori, sapevo che le persone erano capaci di cose incredibili perché li avevo visti. Quando sono andato ad AOBS la prima volta sono rimasto senza parole. Ho visto cosa era possibile, ma non pensavo di essere a quel livello. Una leggenda chiamata Slim “the Hammerman” Farman mi disse che anche io avevo il potere, forse la mia mente conscia era consapevole che fosse possibile, ma il mio cuore non credeva realmente di poterne essere capace.
Greg è stato fondamentale per il mio viaggio. È arrivato in un momento in cui ero distrutto. Ero nel profondo della disperazione per un tradimento ed il conseguente divorzio, e avevo preso a bere come meccanismo di difesa. Greg non mi conosceva, e non so perché mi abbia scelto, ma ha visto qualcosa in me che io non vedevo in me stesso ed ha creduto in me quando io non ero disposto a farlo. Greg mi ha dato speranza per il futuro, potrei dire qualcosa di unico e speciale. Con la sua guida capì che ero capace di più.
Greg era il tipo di ragazzo che voleva solo cose buone per gli altri e non si aspettava mai nulla in cambio. Era una brava persona per il gusto di essere una brava persona. Quando è andato via ero il suo ultimo studente ed è diventata una missione per me assicurarmi che vivesse attraverso le prove degli Strongman che mi ha insegnato. Ogni barra d’acciaio che piego e ogni persona che ispiro, Lui ne fa parte ed è un modo per ripagarlo per avermi aiutato quando avevo bisogno di spalle da Strongman che mi sostenessero.
La prima volta che mi sono esibito per la forza sul palco, stavo arrotolando un paio di padelle di fronte a circa 500 persone in un festival. Gli applausi del pubblico sono stati qualcosa che ho amato e che è stato incredibile ma non la considero come la mia prima volta. Quello che considero la mia prima volta è stato per una raccolta fondi per una ragazza del posto che aveva un cancro. Mi sono fatto avanti ed è stato unico, e tutti hanno apprezzato, mi sono sentito come una superstar. Più tardi quella settimana, Bud Jeffries aveva saputo che ero uno promettente e si offrì di presenziare ad uno dei suoi spettacoli e mostrarmi come faceva le cose. Bud è un vero professionista ed un protagonista della sua arte, e all’epoca era come la differenza tra una band da garage e una di punta per il Madison Square Garden. Dopo aver visto Bud, sapevo di avere più lavoro da fare perché se avessi voluto arrivare a quel livello me lo sarei dovuto guadagnare, e lo avrei guadagnato prima diventando il più forte, il più divertente e il più ispiratore che fossi capace di diventare. Fondamentalmente per voler essere una superstar avrei dovuto guadagnarmene il diritto. Il mio approccio a questo fu attraverso il miglioramento coerente e costante del mestiere. Giocare con la Forza, rafforzare le debolezze e continuare a migliorarsi.
Non riesco a individuare un unica prova che mi piace di più. Hanno tutti il loro posto. Ho imparato a piegare l’acciaio con Greg ed omettere le cose che mi ha insegnato sarebbe offendere la sua memoria. Ho imparato tantissimo anche da Chris Rider, praticamente qualsiasi prova che coinvolge lo strappo di cose è merito di Chris, ma mi ha aiutato molto più che con il solo strappare e continua ad essere un’incredibile risorsa, allenatore e amico.
L’uomo conosce le risposte a domande che non sa nemmeno porsi e continua a rompere i confini e stabilire nuovi standard.
Le prove che ho fatto stamattina ad uno spettacolo dove ho rotto una catena attraverso l’espansione del torace, piegato un chiodo da 60 penny, spezzato una vite filettata, ho fatto una prova di grande impatto per il pubblico “ the one handed human link “, che consiste in due persone che tirano alla fune cercando di aprirmi la mano. Ho arrotolato una padella, ho piantato un chiodo senza martello attraverso una tavola, ho piegato una barra di acciaio strutturale, ho piegato una chiave inglese, ho strappato l’angolo di un mazzo di carte e ho piegato una barra di rinforzo sul mio naso. Le prove variano da uno spettacolo all’altro a seconda di cosa mi sento di fare e di cosa vuole il pubblico, ma non posso dire di avere preferenze. Ognuno di loro gioca un ruolo importante nello spettacolo. Quello per cui sono più conosciuto è il piegare le barre d’acciaio sul mio naso. La prima volta che ho piegato una barra d’acciaio a ponte sul mio naso ero titubante, e Greg mi ha detto che sarei potuto diventare uno dei migliori al mondo se l’avessi fatto. Adesso è diventato il mio record mondiale, quindi in un certo senso aveva ragione, suppongo.
Dipende da cosa sto facendo. Se ho spettacoli, di solito non mi alleno in quella settimana o mi alleno leggero. Se non ho spettacoli, dipende da che tipo di programma sto facendo e quanto tempo ho a disposizione. Oltre ad essere uno Strongman professionista sono uno speaker motivazionale, ho anche uno studio di personal training e una famiglia con cui passare del tempo e tutte le responsabilità che derivano da tutte queste cose. Mi piace allenarmi, ma mi diverto a giocare con la mia bambina e cerco di darle priorità prima che cresca e sia troppo tardi.
L’allenamento è una responsabilità a causa della mia scelta professionale, ma mi sono anche strutturato fino al punto in cui non devo esserne ossessionato. Eseguire prove di forza come carriera causa un po’ di usura e devo allenarmi in un modo che mi aiuti senza infierire ulteriormente. Pratico le prove per essere bravo nel farle. Mi alleno con i pesi per rimanere equilibrato, simmetrico e non sfigurare in una T-shirt.
Preferisco allenarmi in solitudine e normalmente non ascolto musica. Per la maggior parte mi attengo alle nozioni di base e di solito non ho un piano predefinito perché lo considero come un musicista che cerca di imparare una canzone. Stai coltivando il perfezionamento di un’abilità, è così che fa uno d’élite.
Innanzitutto, grazie mille per avermi supportato e aver acquistato il mio libro. Sono contento che ti sia piaciuto, e spero che tu ne sia stato ispirato. Per rispondere alla tua domanda, ogni volta che mi esibivo o quando le persone scoprivano quello che facevano mi chiedevano sempre “Come sei entrato in questo?” E quando ho risposto, spesso dicevano “È una storia incredibile, dovresti scrivere un libro ” e così ho fatto. Scrivere il mio libro mi ha permesso di esternare la mia storia e mi ha anche aiutato a organizzare il discorso ispiratore che accompagna il mio spettacolo, nel modo più scorrevole e giusto.
Credo che i segni del nostro destino siano là fuori, e quando si presentano dovremmo prestare attenzione. Sapevo anche che la gente poteva trarre beneficio dalla mia storia e se non altro poteva essere una lettura divertente perché sono stati un paio di anni folli con un sacco di personaggi interessanti e colpi di scena, persone reali che ho incontrato e eventi reali che mi sono accaduti. Sulla base del feedback che ho ottenuto, ho avuto ragione su entrambi i conti.
Che siamo molto più capaci di quanto pensiamo inizialmente.
Ho un sacco di cose in mente per il futuro, sto sviluppando prodotti sul raggiungimento degli obiettivi così come sull’allenamento per le prove di forza, ispirando più persone e facendo quello che ho deciso di fare anni fa, che ha reso il mondo più forte.
Posso riassumerlo con questo, lasciando un percorso di distruzione verso il dominio del mondo.
Grazie Eric per la gentile intervista che hai concesso a Gripebenditalia è stato un piacere averti qui con noi!
È stato un onore per me, ti ringrazio. Se i tuoi lettori vogliono seguirmi sul mio sito ufficiale è: www.StrongmanEricMoss.com
Giorgio Giannico
For this new interview of Gripebenditalia we will have a chance to get to know a guy who has focused everything on himself, timidly entered the world of Old Time Strongman and then go on stage and show all his strength. It is with great pleasure that I introduce you to Eric Moss!
Hi Eric and thank you for being here on GBI!
– Introduced to readers, who is Eric, where did he grow up and live?
Hi Giorgio, first thank you for interviewing me and allowing me to share my story and my passion with your readers. For those that don’t know me, my name is Eric Moss and I perform feats of strength in the style of the strongmen of the turn of the last century as part of an inspirational presentation for schools, colleges, non-profits, international corporations and government entities. I currently have a world record in bending steel and am also a personal fitness trainer, husband, father, brother and son. I grew up and live in the northern area of New Jersey, which is on the Northeast coast of the United States.
– How do you remember your youth? What did you dream of becoming once you grew up?
When I was a baby, I had a lot of food allergies which made it difficult to get proper nutrition. When I was tested they almost brought me to the emergency room because I reacted so badly. And because the reactions came in the form of eczema, the constant scratching would keep me awake all night trying to tear my skin off with my fingernails. I also had a tough time in school because I have attention deficit disorder and was told by my teacher in second grade that I was a lazy little boy who would never amount to anything. Luckily because of the attention deficit disorder, I didn’t pay attention to her prediction for me. And despite all that I still had a happy childhood for the most part because I lived in a quiet neighborhood and had friends that would get into all sorts of mischief with me.
– I know you have great musical tastes, did you like music already at a young age?
I enjoyed music as a youngster and played trombone until middle school. The problem that I faced there was I didn’t like the music that we had to play and so lost my love of it. I rekindled that in high school when I found the electric guitar and could play some stuff by bands like Metallica, Black Sabbath, Ozzy Osbourne. Not musically gifted by any means though. When Judas Priest reunited in 2004 I felt the power of Rob Halford’s screams and pursued learning voice and how to sing like that. I got involved in some bands but never really made it to the stage, which was all I really wanted. I knew I wanted to be on stage but music wasn’t going to be the way it would happen, with the exception of karaoke night.
– Have you practiced sport since childhood? At what age did you start?
Having severe rashes on the insides of my arms and back of my legs made running around tough and I wasn’t athletically gifted anyway. It’s a funny thing because when people hear what I can do they think I’m a superstar athlete. Not even close. Any sport that involves throwing or catching a ball I absolutely suck at. The first “sport” that came natural to me was the combat oriented sports like martial arts and paintball. Kicking, punching and choking things just seemed natural to me.
– When did you start to get interested in the weight world instead?
I had wanted to stronger for martial arts and when the girls started noticing my muscle definition, it did wonders for my confidence. This led me to a passion anything strength and fitness related which I later turned into a career as a personal trainer before becoming a professional performing strongman.
– What was the path that led you to the world of Strength? What spring has been taken in you to light up your interest?
My passion for strength and fitness and the desire to be a better trainer had led me to kettlebell training and the writings of Pavel Tsatsouline. Pavel had written about the practices of the strongmen near the turn of the last century and these people were able to do amazing feats before steroids and performance enhancing drugs were even invented. It was my desire to learn the secrets that led me to find the Association of Oldtime Barbell and Strongmen (AOBS) which I found through the Iron Tamer David Whitley, a friend and fellow strongman/speaker who introduced me to this world and to the people who would become my mentors.
– Do you think you have had special qualities to approach the Strength feats? Or do you actually doubt that you are capable of such things?
I suppose there are some natural talents. Back when I worked out in a regular gym I would test myself compared to what the big guys were doing and could usually keep up. I have a pretty decent amount of pain tolerance as well, but to be honest a lot of it has simply been hard work and listening to the advice of my strongman mentors Chris Rider and before him Greg Matonick. Prior to my mentors, I knew that people were capable of amazing things because I had seen them. When I went to AOBS the first time I was blown away. I saw what was possible, but didn’t think I was at that level. A legend named Slim the Hammerman Farman told me that I had the power too, but maybe my conscious mind was aware that it was possible, but my heart of hearts didn’t truly believe I was capable of it yet.
– I know very well that part of your success was thanks to the meeting with Greg Matonick. I really liked the historical figure of Old Time Strongman and it was very sad to know about his death. Tell us about Greg and how it was important to you.
Greg was critical to my journey. He came along at a time when I was a mess. I was in the depths of despair from a betrayal and divorce, and had taken to drinking as a coping mechanism. Greg didn’t know me, and I don’t know why he chose me, but he saw something in me that I didn’t see in myself and believed in me when I no longer did. Greg provided hope for the future for me, that I could be something unique and special. With his guidance I would discover that I was capable of more.
Greg was the kind of guy that just wanted good things for other people and never expected anything in return. He was a good person for the sake of being a good person. When he passed, I was his last student and it became a mission for me to make sure he would live on through the strongman feats that he taught me. Every steel bar I bend and every person I inspire, he had a part in and its how I attempt to repay him for helping me out when I needed a strongman’s shoulders to stand on.
– How did you feel the first times you had to face the public? Was it a square, a street or a stage? How did the people react?
The first time I performed feats of strength on stage, it was rolling up a couple frying pans in front of about 500 people at a festival. The cheers of the audience was something I loved feeling and it felt amazing but I don’t count that as my first time. The one that I count as my first time was at a fundraiser for a local girl with cancer. I bumbled my way through but because it’s unique, and everybody loved it, I felt like a superstar. Later that week Bud Jeffries had known that I was an up and comer and offered to have me come to one of his shows and show me how he does things. Bud is a true professional and star of his craft and at the time it was like the difference between a garage band and one that headlines Madison Square Garden. After seeing Bud, I knew I had more work to do because if I’m going to get to that level I need to earn it first and I would earn it by becoming strongest, most entertaining and most inspirational performing strongman I was capable of becoming. Basically if I were to become a superstar I would have to earn the right. My approach to this is through constant and consistent improvement of the craft. Play to the strengths, strengthen the weakest links and just keep getting better.
– What evidence do you prefer to show on your shows? And which one do you like most?
I can’t pinpoint it down to a single feat I like best. They all have their place. I learned bending steel from Greg and to omit the things he taught me would be a disservice to his memory. I’ve learned a ton from Chris Rider as well, basically any feat that involves ripping things I credit to Chris but he’s also helped with so much more than just ripping and he continues to be an incredible resource, coach and friend. The man knows the answers to questions you don’t even know to ask and continues to break boundaries and set new standards.
The feats that I did at the show this morning were breaking a chain through chest expansion, bending a 60 penny nail, snapping a lag screw, I did an audience interactive feat called “the one handed human link”, which is kind of like two people having a tug of war trying to pull my hand open. I rolled up a frying pan, drove a nail through a board, bent a structural steel bar, bent a pipe wrench, cornered a deck of cards, and bent a reinforcing bar on the bridge of my nose. The feats vary from show to show depending on what I’m in the mood for and what the audience consists of, but I wouldn’t say I have a favorite. They each play an important part in the show. The one I’m best known for though is bending reinforcing bars on the bridge of my nose. The first time I bent a steel bar on the bridge of my nose I was hesitant, and Greg told me that I could become one of the best in the world if I did it. That’s what my world record is in, so in a way he was right I suppose.
– During the week how many times do you train, and how do you structure your workouts?
It depends on what is going on. If I have shows I usually either don’t train that week or I train easy. If I don’t have shows, it depends on what type of program I’m doing and how much time I have available. In addition to being a professional performing strongman and motivational speaker I also have a personal training studio and a family to spend time with plus all the responsibilities that come with all of those things. I enjoy training, but I enjoy playing with my baby girl more and try to make sure I have my priorities straight before she grows up and it’s too late.
Training is a responsibility because of my career choice but I’ve also built myself up to the point where I don’t have to obsess over it. Performing feats of strength as a career has a bit of wear and tear with it and I have to train in a way that helps me without breaking me down even further. I practice feats to be good at them. I train with weights to stay balanced, symmetrical and look halfway decent in a t-shirt.
I prefer to train in solitude, and I don’t normally have music playing. I stick to the basics for the most part and I don’t normally have a set plan because I treat it like a musician treats learning a song. You are cultivating a perfecting a skill, that’s how the elite do it.
– I read your book Strongman’s Experience which is very nice, tell us about your passions and how and why you decided to write your book!
First, thank you so much for supporting me and buying my book. I’m glad you enjoyed it, and I hope were inspired by it. To answer your question, whenever I would perform, or when people would discover what I do they would always ask me “How did you get into this?” and when I answered they would often times say “That’s an amazing story, you should write a book” so I did. Writing my book allowed me to get the story out there and also helped me organize the inspirational speech that accompanies my show in a way that flows just right.
I believe that the signs of what our destiny is are out there, and when they present themselves we should pay attention. I also knew that people could benefit from my story and if nothing else it could be a fun read because it’s been a crazy couple years with lots of interesting characters and plot twists that are real people I’ve met, and real events that have happened to me. Based on the feedback I’ve gotten, I was right on both accounts.
– In these years of growth, what do you think Old Time Strongman taught you?
That we are capable of so much more than we previously knew.
– What programs do you have in your future? What do you dream of achieving?
I have lots in mind for the future, I’m developing products around achievement as well as training more feats of strength, inspiring more people and doing what I set out to do years ago which was make the world strong.
I can summarize it with this, leaving a path of destruction towards world domination.
Thanks Eric for the kind interview you gave to Gripebenditalia it was a pleasure to have you here with us!
I’m honored to do it. Thank you. If your readers want to look me up my official website is www.StrongmanEricMoss.com
Giorgio Giannico
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