Come per magia un altro anno è trascorso, e ci ritroviamo alla seconda edizione di Taras Brothers in Hands!
In una radiosa giornata di sole, dove l’autunno sembra aver mancato il suo appuntamento stagionale, gli amici di Grip e Bend Italia si ritrovano a Taranto il 12 Ottobre nella città da cui tutto è cominciato, per sfidarsi nuovamente e portare le mani oltre i limiti più estremi.
Nel covo sotterraneo, a ridosso del mare, della palestra FitVillage, nel box Crossfit Bull 987 di Alessio Basile tutto è pronto per accogliere atleti provenienti da più parti della Penisola… Lombardia, Abruzzo, Liguria, Campania, Calabria, Puglia, Lazio… le distanze si accorciano, almeno per un giorno, per condividere la stessa passione, quella per la forza.
Con grande piacere a seguire la gara abbiamo con noi un eccellenza italiana della forza, il grande Enzo Donadio, primo atleta italiano (ed il più anziano al mondo) ad aver sollevato con le sole mani, le Dinnie Stones (333kg totali) in Scozia, al quale consegniamo una targa commemorativa per ringraziarlo della sua presenza. Tra applausi e lacrime trattenute si procede con la gara.
Da sinistra Fabrizio Caracciolo, Enzo Donadio, Giorgio Giannico
Come tigri in una gabbia in attesa della razione giornaliera di carne, gli atleti si aggirano nel box vogliosi di sollevare con grinta le prove previste.
Si respira aria positiva e determinata… pertanto appena registrati gli atleti si comincia con la categoria esordienti, rinunciando aimè a quella femminile per carenza di iscritte.
Prima prova prevista l’SRH ( solid rolling handle ), una prova massimale di forte impatto, per via della sua natura sfuggente, dove ad avere la meglio sono coloro che hanno mani larghe e dita lunghe. La sorpresa in questa prova ha un nome, quello di Giuseppe Russano, atleta tarantino alla sua prima esperienza nel grip sport, che già dimostra la sua grande genetica sollevando con fluidità i carichi più pesanti e piazzandosi prepotentemente in testa, con un sollevamento di 62,5 kg, seguito da Daniele Scalone con 60 kg e Francesco Presicci con 57,5 kg.
Roberto Martiradonna a sinistra e Paolo Soster a destra durante il Solid Rolling Handle for max.
Daniele Scalone Giorgio Giannico
Andrebbe premiato il coraggio di Roberto Lanucara che infortunato alla spalla e deallenato tenta comunque il possibile pur di mettersi in gioco nella categoria esordienti.
Ultimati i sei atleti degli esordienti è il momento di far spazio agli assoluti, che uno dopo l’altro aggrediscono il peso d’entrata come a dimostrare fretta per i pesi più gravosi.
In breve si evince subito chi ha le carte in regola per andare avanti. Brillano di fatto Manuel Pieroni, Claudio Testa e Gian Lorenzo Trabucco, che fanno sembrare i primi carichi di cartapesta. Da rendere noto il coraggio di Nico Oliveto, alla sua seconda gara e già tuffatosi tra i più navigati atleti, come anche il grande braccioferrista Matteo Libonati, che al suo primo approccio nel grip sport accetta di mettersi in gioco con i più forti.
Dominerà questa prova Claudio Testa con 82,5 kg, lasciando Manuel Pieroni ad un passo, con 80 kg, seguito da Gian Lorenzo Trabucco con 75 kg.
Si passa alla seconda prova, il monolitic pinch block for reps, dove con un peso di 50 kg Francesco Presicci si spinge avanti a tutti con ben 24 reps, seguito da Daniele scalone con 18 reps e Giuseppe Russano 15.
Giorgio Giannico alle prese con il Monolitic Pinch Block for reps.
Per gli assoluti un ovazione per Davide Greco che ripetizione dopo ripetizione arriva a compiere 30 ripetute pulite e cadenzate con il peso di 60kg! Alle sue spalle Gian Lorenzo Trabucco con altrettante incredibili 24 reps e Manuel Pieroni con le sue 14 reps.
Perde smalto in questa prova Claudio Testa, che riesce a macinare un massimo di 9 ripetizioni.
Si cambia attrezzo in pedana e si passa ad una new entry, la handshaker, attrezzo sviluppato dal guru della presa David Horne. Una mano metallica da stringere e staccare da terra… davvero ostica come prova!
Davide Greco alle prese con l’handshaker, supervisionato da Paolo Soster.
Tra gli esordienti le mani particolarmente grandi di Giuseppe Russano dettano legge arrivando a staccare 72 kg, seguito da Daniele Scalone, che dovrà accontentarsi di 67 kg, poi Gabriele Presicci e Roberto Lanucara che parimenti sollevano 62 kg.
L’attrezzo miete vittime anche nella classe assoluta, dove il terzetto Testa, Trabucco e Pieroni si distacca in maniera importante, con rispettivamente 88 kg, 85,5kg e 83kg.
Trabucco si strappa la pelle di mezzo pollice lasciandoci col dubbio che avrebbe potuto sollevare anche un carico maggiore. Oltre i primi tre, solamente Paolo Soster e Matteo Libonati riusciranno a sollevare i 78 kg, mentre i restanti partecipanti avranno tutti problemi di gestione della presa con questa tremenda mano metallica.
Davide Portulano Giuseppe Russano
Matteo Libonati
Dopo i pesi ingenti che hanno quasi distrutto la pedana di gara per il fragore col quale cadevano, si è passati ad un attrezzo temuto da molti, il MegaHub!
Con un peso d’entrata di 14 kg, gli esordienti che si sono distinti in questa prova sono stati Daniele Scalone con il massimo peso sollevato di 19 kg, seguito da Davide portulano e Gabriele Presicci con 16,5 kg. Come previsto il MegaHub ha spiazzato con la sua semplice ma scivolosa forma. Tra gli atleti più avanzati Gian Lorenzo non perdona, ed inesorabile solleva ogni incremento di peso sino a sfiorare i 30 kg, esattamente 29,5 kg, perché nel grip sport 500g possono sembrare 5 kg!
Pieroni lo segue a ruota, con grande determinazione, ma fermandosi a 28,5 kg.
Testa perde il passo in questa prova, chiudendo a 24,5 kg, stesso peso che riesce a gestire bene anche Soster, ma non i rimanenti atleti che dovranno cedere il passo ai leader di gara.
Manuel Pieroni a sinistro e Gian Lorenzo Trabucco a destra con MegaHub.
E così si giunge all’ultima prova, che unisce forza, tecnica e resistenza, il gripper trattenendo il silver bullett IronMind con zavorra aggiuntiva.
Se la cavano bene gli esordienti che lotteranno tenendo i manici dell’hand gripper GBI G3 saldamente schiacciati contro la pallottola d’argento, brillano in questa prova il Brindisino Daniele Scalone, strizzando duramente per 25,2 secondi, seguito da Russano 20,1 sec e Portulano che fa un ottima prova con 15,5 kg.
Nico oliveto e Samuele Venitti durante Gripper hold con Silver bullett IronMind.
Successivamente si attende di capire cosa faranno i tre più forti degli assoluti, ma qui mi tocca citarmi, perché sarò io, Giorgio Giannico, a rovinare la festa, guadagnandomi il tempo maggiore con il GBI G4 trattenendo il silver bullett per 36,7 secondi, seguito da Trabucco con 30,5 sec e Testa 29,7 sec che soffia il posto a Pieroni il quale chiude a 29,4 sec! Un finale adrenalinico!
Giorgio Giannico spiega il posizionamento corretto del bullett, a destra Davide Greco.
Virginia Caroli meticolosamente gestisce la componente burocratica.
Ed ecco dunque che mia moglie Virginia Caroli, impeccabile tecnico gara, si ritira per stilare i punteggi delle due categorie. Eccovi dunque le classifiche definitive!
Da sinistra: Giuseppe Russano (2°), Daniele Scalone (1°), Gabriele Presicci (3°).
Da sinistra: Manuel Pieroni (2°), Gian Lorenzo Trabucco (1°), Claudio Testa (3°).
Si chiude così la seconda edizione del Taras Brothers in Hands di Taranto, organizzata da Grip e Bend Italia.
Una gara che pur avendo raccolto meno atleti rispetto allo scorso anno, a causa anche di assenze purtroppo causate da imprevisti inevitabili, vede un livello ancor più alto e coinvolgente.
Nuovi esordienti dalle mani forti, come Giuseppe Russano e Gabriele Presicci che si sono distinti nonostante l’inesperienza con queste attrezzi e relativi sollevamenti.
Matteo Libonati, braccio ferrista professionista ed arbitro federale SBFI che ha fatto un ottima gara per essere alla sua prima esperienza, per giunta in una categoria assoluta. Claudio Testa, altro professionista del braccio di ferro che ha dimostrato forza da vendere. Manuel Pieroni, incredibile bender italiano, che a dispetto della gara svolta a Pavia, dove il nervosismo lo aveva logorato, è apparso concentrato e determinato, sfruttando al massimo il suo incredibile potenziale. E poi Gian Lorenzo Trabucco, rivelazione assoluta del contest, che ha sbaragliato tutti con le sue possenti mani e solida corporatura. Nonostante abbia provato a stancarlo prima della gara ( ahahah ) con lo scarico di attrezzatura pesante, la sua forza è stata devastante comunque!
Qualcuno mancava all’appello… Virginia e Roberto L. peccato!
È giunto quindi il momento dei doverosi ringraziamenti, partendo da Alessio Basile che ci ha ospitato presso il suo box Bull Crossfit 987 della palestra Fitvillage, al generoso sponsor falegnameria Loperfido di Talsano, che ha realizzato una pedana in legno anticarro! Grazie a mia splendida moglie Virginia, che mi spalleggia svolgendo il compito oneroso e indispensabile di gestione punteggi e tutta la parte burocratica in maniera oculata. Grazie alla dolce fotografa Simona De Pace per le sue preziose foto. Grazie a Paolo Soster e Davide Greco, staff di Grip e Bend Italia, che pur distanti hanno seguito l’organizzazione dell’evento, compreso Nick Greppi presente anche a distanza. Grazie alla squadra strongman della Wolfclan con la quale ci supportiamo a vicenda e della quale faccio parte, per la sezione Grip Training. Grazie a Fabrizio Caracciolo cofondatore GBI per il supporto video/tecnico. Grazie al fraterno amico Nico Oliveto per aver realizzato la barra di caricamento per handshaker come regalo a sorpresa. A Roberto Lanucara che nonostante i problemi dovuti ad un infortunio è voluto esserci. Grazie a chi ha viaggiato per tanti chilometri per esserci come atleta e come amico (Samu e Alice, Claudio, Paolo, Davide, Gian Lorenzo, Manuel e Martina, Enzo, Roberto e Matteo… grazie davvero!).
Grazie a chi avrebbe voluto esserci ma non ha potuto, ci siete mancati molto! In queste occasioni è facile dimenticare qualcuno involontariamente e me ne scuso qualora fosse accaduto. Complimenti a chi è salito sul podio e a chi ha lottato con i denti, prima di tutto contro se stessi.
Appuntamento al prossimo anno per abbracciarci nuovamente e distruggerci le mani tra sorrisi e pacche!
Giorgio Giannico GBI Founder
Ciao a tutti è inutile che scriva i miei pensieri di elogio per tutti e per tutto quello che è stato Taras II,tanto lo si sa già come è andata. Quello che voglio dire e ribadire,è che sta nascendo un bel gruppo,un gruppo non solo agonistico ma anche di amici,la distanza chilometrica non è un un ostacolo che ci può fermare. Secondo,il livello degli atleti si sta alzando e la cosa è davvero bella,l’affare si ingrossa e sicuramente siamo lanciati verso futuri traguardi,dove noi ci saremo. Grazie a tutti e W il GBI. Vivaaa!
Che gara che atleti e che livello! Coi massimali di un anno e mezzo fa manco ci si fa più il riscaldamento ormai! Fiero di voi, a presto!!
Bellissimo resoconto Giorgio. Complimenti agli organizzatori di questo evento straordinario. Prima o poi arriverò anche io a parteciparvi. Poi, che dire, avete alzato il livello in maniera mostruosa con carichi davvero importanti. Bravi tutti, in modo particolare a Gian Lorenzo, Manuel e Claudio. Tre veri titani. Nessuno escluso, con questi numeri si consolida una realtà che vede GBI al primo posto in Italia per numeri ed imprese di altissimo spessore. Grandi ragazzi!
Grande Giorgio, grazie dell’opportunita Che ci dai di poter competere in amicizia e sportività
Grazie a te, caro Claudio, che con la tua presenza hai contribuito a far salire il livello di gara. Alla prossima!!!
Scusate il ritardo nella risposta. Vorrei ringraziare tutti per il sostegno. Le gare vengono bene non solo per i meriti di chi organizza, ma principalmente per Voi che partecipate in prima persona… e quando non è possibile siete sempre vicini al TEAM GBI come dice il mitico Paolone!