Giorno 9 Giungo 2018 si è svolto il secondo grip contest Iron Arms II di Gripebenditalia organizzato da Paolo Soster e Giorgio Giannico presso l’associazione Sarunat, Ceriano Laghetto adiacenze Saronno (VA).
Visto il successo della precedente edizione abbiamo ritenuto opportuno mantenere la stessa locazione, cambiando rispetto all’anno precedente il percorso di gara.
La competizione prevedeva due sole categorie, quella degli Esordienti e quella Assoluta. Le prove da affrontare erano suddivise in un Medley di 17 prove di diversa tipologia, Axle Deadlift – Double Overhand Thumbless Max Lift (stacco barra spessa, presa senza pollice), Grippers GBI da chiudere in progressione.
In maniera separata una piccola gara di bending per coloro i quali avessero voluto tentare di gareggiare in tale ambito.
Il Medley (miscuglio) è stato il punto di forza dell’evento, 17 attrezzi che hanno messo alla prova la presa sotto ogni punto di vista. Oggetti larghi, scomodi, pesanti e sfuggenti hanno destato sorpresa da parte degli atleti intenti nel sollevarli!
Allo start la categoria Esordienti ha dovuto fare i conti contro i 3 minuti previsti per compiere tutte le prove e l’inaspettata difficoltà nel tirarli su. L’inesperienza ha tirato brutti scherzi a molti, prima che potessero capire le tecniche appropriate per ogni singolo oggetto, pagando con tempo extra che non avevano a disposizione.
Tra tutti ha avuto la meglio Cristian Zappia riuscendo a sollevare un totale di 13 pezzi, grazie alla forza nelle sue mani acquisita come effetto “collaterale” del lavoro da meccanico di automobili. Ma nulla ha potuto contro i “simpatici” Sold Rolling Handle GBI/Ferlav che sfuggivano rabbiosamente sotto i tiri di Cristian.
Tutti gli atleti in gara si sono ben difesi in questo Medley, alcuni più di altri grazie al duro lavoro che nella vita ha reso le loro mani delle tenaglie naturali, come Gregorio Gelmini, Marino Mega o Roberto Martino. Sorprendenti anche ragazzi più giovani e leggeri che erano davvero “ossi duri” come Davide Gelmini o Matteo Ferrario.
Inquietanti ed attraenti prove del Medley
Per quanto riguarda la categoria assoluta, le previsioni davano favorito un certo Marco Gelmini, maledetto e detestato da molti (amichevolmente si intende!) in quanto simile ad un Panzer Tedesco lanciato sulla folla, che ha palesemente confermato le aspettative alzando tutti (TUTTI!!!) gli oggetti in gara e concludendo il Medley trenta secondi prima del fischio dell’arbitro! Un atleta completo ed efficace che ha saputo amministrare benissimo le proprie energie in questa prova e che, ricordiamo, aveva vinto nella categoria under 90 lo scorso anno. Brillante prova anche per il braccioferrista Manolo Zanirato che ha sbaragliato molti avversari con il suo polso d’acciaio! Prevedibile e coriaceo protagonista Paolo Soster detto “pinch killer” che faceva sentire a Gelmini e Zarinato il fiato sul collo. Ottimo medley in generale per gli altri atleti, come Roberto Iori, Coach di Powerlifting che con entusiasmo si è lanciato dentro queste prove a lui del tutto nuove! Da segnalare la prestazione di Davide Greco, che lo scorso anno si ritirò anzitempo a causa di impegni personali, ma c’è da dire che ha palesato la sua forza agli occhi di tutti, in particolare per il suo pinch smisuratamente forte! Nicolò Castello, capo branco della Wolfclan Strongman risulta particolarmente migliorato rispetto all’anno precedente, mostrando sicurezza e tenacia che prima non possedeva pienamente, chiuderà al sesto posto su undici atleti la prova del Medley.
Si passa allo stacco, ma quello senza l’aiuto del pollice in chiusura e con una barra da 50 mm, per mettere in crisi più che mai il sollevamento. Gli atleti hanno avuto a disposizione tre alzate con chiamata d’entrata per tentare il loro massimale.
Tra gli esordienti toccano i 100 kg solo tre atleti, Roberto Marino, Andrea Allievi e Cristian Zappia, gli altri sette atleti si attestano tra gli 80 e 90 kg, cercando di domare la barra che tende a ruotare su se stessa, aprendo irrimediabilmente le mani dei competitori.
Davide Greco mostra lo stacco senza pollice
Nella categoria assoluti si sale sopra i 100 kg, tutti governano bene le prime alzate, ma poi le mani cominciano ad aprirsi, anche a causa del poco recupero dopo il tassante Medley. Nicolò Castello, Paolo Soster e Manolo Zanirato compiono alzate sicure con 130 kg, che sarà il loro peso massimo. Io, Giorgio Giannico, perdo i 130 kg durante il passaggio al ginocchio, ormai consapevole di non poter andare oltre. Marco Gelmini invece crea il vuoto attorno se, tirando su i 140 kg che faranno esclamare tutti i presenti con fragorose grida!
Tocca all’ultima fase di gara, la progressione con i grippers GBI dal G1 al G6, per decretare la stretta di mano più forte e giocarsi l’ultima zona punti per i pretendenti al podio.
Tra gli esordienti nessuno riesce ad andare oltre il G2, pur arrivando vicini al G3, come Gregorio Gelmini, ma a causa di inesperienza nel settaggio si brucia la possibilità di quei punti extra a pochi millimetri dal tocco dei manici!
Tra gli assoluti se la giocano Manolo Zanirato, Paolo Soster, Marco Gelmini e Davide Greco. I quali chiudono tutti sino al G3 e tentando il G4, mancato per tutti, di un soffio per Soster! In testa Giorgio Giannico chiudendo agevolmente il G4 e mancando di pochissimi millimetri il G5, ricordiamo per chi legge che il G4 equivarrebbe ad un gripper standard di 250lb ed il G5 ad un CoC #3. Essendo Grippers tarati con precisione il G4 presentava una tensione effettiva delle molle di 57 kg.
Terminata la competizione, si apre per i volontari una seconda piccola gara di bending, che sarà premiata con un podio indipendente.
In questa intima sessione di metalli piegati viene fuori il carattere tosto di ognuno dei partecipanti, che chi più, chi meno sfodera rabbia ed energie insospettabili.
Finalmente vediamo in azione Nick Greppi, spalla del GBI che non ha potuto gareggiare per un infortunio alla mano destra, ma che comunque ha voluto cimentarsi nel bending, con l’ottimo risultato di una barra da 130 kg piegata in double over hand! Da infortunato è stata una prestazione davvero assurda!
Roberto Iori in azione durante il bending D.O. (Double Over Hand)
Nessuno scende al di sotto dei 90kg di forza per le barre GBI. Nicolò Castello mostra i suoi miglioramenti anche in questo ambito, chiudendo una 110 kg e mettendo dietro di se il leader della giornata, Marco Gelmini, suo compagno di squadra Wolfclan.
Davide Greco sorprende con la sua tenacia, chiudendo una 120 kg e completando quasi una 130 kg, sempre con tecnica D.O.
Per Giorgio Giannico la scelta ricade sulla tecnica reverse, completando una 120 kg. Ma la vera sorpresa della sessione bending è venuta fuori da Roberto Iori, che da diversi mesi ha lavorato duro in questa disciplina, procurandosi anche una dolorosissima tendinite all’indice che lo ha fatto regredire di parecchio. Ma in gara si è spinto oltre la ragione e barra dopo barra ha completato e certificato una tostissima barra da 150 kg, che lo farà finire nel ranking GBI per le certificazioni ufficiali del bending made in Italy e decretando il titolo di I° Top Bender di Iron Arms II!
Eccovi di seguito le classifiche di questo Iron Arms II
Da Sinistra Marino Mega(2°), Cristian Zappia (1°), Roberto Martino (3°)
Da Sinistra Manolo Zanirato (3°), Marco Gelmini (1°), Giorgio Giannico (2°)
Da Sinistra Nick Greppi (3°), Roberto Iori (1°), Giorgio Giannico (2°)
Dunque si conclude la gara strapazzandoci un po’ le braccia al tavolo di braccio di ferro, tra amici, stanchi ma soddisfatti dell’esperienza fatta. Si spengono le luci e si resta soli a raccogliere i ferri del mestiere che a fine giornata sembrano aver triplicato il loro peso!
Ringraziamo sentitamente il supporto degli sponsor per questa giornata di sport e lealtà. Grazie alla Ferlav per l’invio del materiale appositamente per questo evento e grazie per dare appoggio e fiducia in un settore di nicchia e lenta crescita quale quello del Grip Sport. Grazie al mitico Roberto Verderio per il furgone messo a disposizione, mezzo indispensabile! Ringrazio mia moglie Virginia per sostenermi e spronarmi anche a distanza. Ringrazio Paolo Soster, collaboratore e amico che ci mette il cuore in tutto ciò in cui crede. Grazie A Fabrizio e Claudia per la location comoda ed accogliente, al loro cibo e bevande. Grazie all’officina di Giovanni Pisano per la sua disponibilità in caso di pioggia. Grazie alle ragazze di Ammostro per le maglie spettacolari. Grazie a Nick Greppi e Davide Greco che si son fatti il mazzo a caricare e scaricare il materiale per poi arrivare alla gara già tutti precotti, gareggiando ed arbitrando! Grazie ad Alessio Fusi e Franco Novo per la loro costante presenza organizzativa. Come diceva Paolone, siamo un Team!!!
Chiudo lasciandovi questa foto di inizio giornata di sabato 9 Giugno, dove prima d’essere avversari si è amici che dividono cibo e birra pensando solo a divertirsi e vivere il momento!
Giorgio Giannico
Non poteva mancare il mio commento, o meglio ancora “il resoconto del resoconto”.
Dopo il primo Iron Arms le aspettative erano alte e sono felice di dire che siamo andati ben oltre! Quest’anno ho avuto l’onore e la fortuna di vedere il tutto “dall’altra parte”, ovvero quella dell’organizzione, con tutti gli impegni, i lunghi lavori e mesi di preparativi necessari per organizzare tutto al meglio. Le emozioni erano forti da mesi, ma anche le preoccupazioni, come le condizioni climatiche e la speranza di vedere tante persone sia tra gli atleti che tra il pubblico. Senza dilungarmi troppo posso solo dire che è andata alla grande!
Prima di tutto una grande location, che ricorda molto più l’ambiente di sagra paesana o festa della birra, piuttosto che una fredda palestra, ma soprattutto grandissimi atleti e persone!
Ho avuto l’occasione di incontrare nuove stupende persone e conoscere meglio volti già incontrati l’anno precedente.
La competizione c’era, ma solo con se stessi, perchè solo noi stessi siamo gli unici avversari da battere, spronati dagli altri a vincere il dolore, a sollevare ciò che non vuole essere sollevato e a piegare il freddo metallo che non vuole essere piegato.
GBI è e rimarrà per sempre questo: una squadra di persona vere che spronano ognuno di noi a dare il meglio e a fare cose che fino a poco prima riteneva impossibili.
Ho visto gente che se lo scorso anno appariva insicura e relativamente intimidita, quest’anno si è lanciata con rabbia e sicurezza, completando le prove con grandissimi risultati, ma anche persone con potenzialità enormi, che non hanno davvero nulla da invidiare agli atleti di gripsport di livello internazionale.
In tutto questo ci siamo anche divertiti… anzi ci siamo soprattutto divertiti, perchè il duro impegno e la sofferenza fisica NON DEVONO assolutamente precludere il divertimento.
Grazie di cuore a tutti quanti.
VIVAAAA!!!!
Nick
Grazie di tutto a tutti voi,gran bell’articolo e questo è una ulteriore conferma al punto di partenza dell’anno scorso,non un punto di arrivo.
Giornata stupenda. Mi piacerà l anno prossimo distruggervi uno ad uno (si dice sempre così ma poi non lo si fa mai ahahaha) scherzi a parte una delle poche giornate dove effettivamente prima viene la stima reciproca e il rispetto per l impegno nel campo della forza old school, e poi la competizione. Qui poche chiacchiere ma tanti fatti!!!
Grande Davide!
Mi aggiungo in ritardo ai Vostri commenti. Che dire, le aspettative sono state soddisfatte. Divertimento, amicizia, competitività, superamento dei propri limiti. Gli ingredienti erano sotto gli occhi di tutti. La passione è la vera benzina dell’Iron Arms, finché ci sarà quella saremo tutti vincenti! Grazie Paolo, Nick Davide, Alessio, Nicolò, Franco, tutti avete dato un pochino del vostro e reso la giornata indimenticabile! Ci vediamo all’Iron Arms IIIDavide