Se siete capitati sul sito di Gripebenditalia per caso, sicuramente non starete leggendo questo articolo, perché scappati da un bel pezzo alla vista dei folli contenuti del sito, tra gente squilibrata che cerca di farsi male con dei pezzi di acciaio o dilaniarsi le mani strappando qualcosa di impensabile, come un mazzo di carte da gioco.
Se invece siete approdati affascinati dal mondo della forza, ed ancor più per il fascino verso lo strongman Oldtime, bene, allora passerete per questo articolo e scoprirete qualcosa di accattivante e ricco di storia.
Molti di Voi si stanno appassionando al Bending classico, piegando delle piccole barre di acciaio calibrato con tecniche diverse, le quali impegnano principalmente mani, polsi ed avambracci.
La natura del bending, come già trattato in altri contesti, appartiene al XVIII e XIX secolo, quando, durante le loro esibizioni, gli strongman incantavano le folle con dimostrazioni straordinarie di forza, e tra queste gesta non potevano mai mancare barre di metallo piegate in ogni modo, tanto da realizzarne vere e proprie rappresentazioni artistiche.
Ancora oggi suscitano stupore ed incredulità il deformare durissime barre con la pura forza fisica. Queste pratiche hanno acquisito nel tempo delle specifiche denominazioni. Difatti il piegare metalli utilizzando l’intero corpo è definito come Braced Bending (piegatura sostenuta), nella quale si utilizzano solitamente barre dal profilo tondo o piatto e di grosso spessore. In questa pratica non è permesso nessun appoggio fisso, come pavimento o supporti. Con Scrolling (arrotolare/avvolgere) invece si fa riferimento al piegare metalli con la finalità di creare più punti di piegatura sulla stessa sbarra, creando effetti esteticamente artistici, simmetrici o asimmetrici che essi siano. In questo caso è possibile poggiare i metalli sul pavimento o appoggi per poter riprodurre le forme desiderate.
Piegare il metallo con queste pratiche richiede una notevole forza fisica, una grande resistenza tendinea ed alta tolleranza al dolore. Tutti aspetti che gli Strongman del passato hanno acquisito con tantissima pratica e spesso accumulando molto dolore o addirittura ferite di diversa entità. Imprimere alte tensioni per far cedere l’acciaio richiede il coinvolgimento di molteplici muscoli, che all’unisono lavorano contro fulcri ottenuti attraverso il preciso posizionamento del metallo. Sapienti tecniche perfezionate attraverso la lunga pratica e studio delle posizioni corporee.
I più resistenti e coriacei atleti amano anche spezzare letteralmente le barre, atto definito come Snapping, dove dopo la prima flessione del metallo, si inverte il movimento, riaprendo la precedente flessione, per poi richiuderla ancora e replicare questo movimento sino alla rottura meccanica per fatica del metallo. Vi posso assicurare che è qualcosa che prova tantissimo anche il sistema cardio circolatorio!
Oltre che essere appagante come passione, sentire il metallo cedere al proprio volere diventa come varcare un portale temporale, catapultandoti nel passato, magari in qualche umida cantina, tra freddo, ruggine e sudore, quando l’atleta affrontava i propri limiti per poi portarli davanti al giudizio del popolo. E tra fallimenti, lividi, ed escoriazioni temprava il proprio carattere senza conoscere steroidi, integratori o speciali routine d’allenamento. Solo duro lavoro, dedizione, abnegazione totale al metallo ed alla ricerca della Forza!
Nella storia pochi ma indelebili personaggi hanno amato questa branca della forza fisica, nomi come John Grun, Alexander Zass, Charles Vansittart, l’italiano denominato “il Grande Orlando” e sino ai tempi più recenti con John Brookfield, Slim The Hammerman, Dennis Rogers, David Horne, Chris Rider e Bud Jeffries.
A questo punto mi piacerebbe approfittare di questo spazio per far rivivere nel nostro ricordo uno dei primi bender di tutti i tempi, Siegmund Breitbart, molti non lo avranno mai sentito nominare, ma la sua storia rende lustro alla passione per queste nobili discipline della forza fisica.
Soprannominato il “Re del ferro” Siegmund Breitbart nacque a Łódź nel 1883 da una famiglia di ebrei polacchi, fabbri da generazioni. I genitori tastarono per la prima volta la sua forza fisica e mentale, quando a tre anni rimase incastrato sotto una trave di ferro e si liberò con le proprie forze. A quattro anni già batteva il martello sulla forgia.
Reclutato nell’Esercito Russo durante le Prima Guerra Mondiale, fu catturato dai Tedeschi ed imprigionato in Germania, dove rimase a vivere una volta finita la guerra, era il mese di Novembre del 1918.
Cominciò ad esibirsi in pubblico piegando a mani nude delle barre di ferro in eleganti forme floreali, tranciava catene a morsi, spezzava a metà un ferro di cavallo, trainò anche un carro e 40 persone usando solo i denti. Replicò, perfezionandola, una delle performance più diffuse all’epoca, la famosa Tomba di Ercole: disteso sul dorso, sorreggeva enormi pesi con il petto e l’addome. In questa posizione riuscì a sostenere una piattaforma sulla quale due motociclisti compivano acrobazie!
Siegmund ebbe poi la grande intuizione di vendere un corso di allenamento per corrispondenza, con il visionario intento di creare un esercito di fortissimi Ebrei con il quale avrebbe salvato la Palestina.
Ma all’età di 42 anni, nel 1925, i suoi sogni furono bruscamente arrestati. Durante un esibizione in giro per l’Europa, intento in una impegnativa e pericolosa prova del Driving Nail, cioè piantare un chiodo con le mani su delle assi di legno, Siegmund calò la sua fortissima mano piantando, ed attraversando, cinque tavole di quercia dello spessore di 25 mm, ma il chiodo arrivo a piantarsi anche nella sua gamba, provocandoli una gravissima infezione nei giorni a seguire.
Lottò tra la vita e la morte per 8 settimane, tra febbre, delirio ed amputazioni, prima della gamba ferita, poi di quella restante, subendo in totale 10 interventi chirurgici. Fu tenace fino all’ultimo respiro, esalato il 12 Ottobre 1925.
A molti potrà sembrare sciocca la sua fine, ma immedesimandosi negli anni a cavallo tra’800 e ‘900, la sicurezza era ad i minimi termini e queste persone erano precursori e pionieri di attività estreme che comportavano grandi rischi. Al di là di questo aspetto, la storia di Siegmund Breitbart è una storia di riscatto, di passione e di dedizione, dalla quale noi tutti possiamo trarne degli insegnamenti.
Spero che anche in questa occasione l’articolo trovato su Gripebenditalia vi sia piaciuto. Da oggi, se vi dovesse capitare una barra di metallo tra le mani, non la guarderete più nello stesso modo e, sono sicuro, vi fermerete a pensare quanta storia e lustro si celi dietro il gesto del piegare un metallo con le proprie mani!
Giorgio Giannico
If you happen to be on the Gripebenditalia site by chance, you will not be reading this article because you run away from the sight of the crazy content of the site, among unbalanced people who try to get hurt with steel pieces or get rid of their hands by ripping something unthinkable, like a bunch of playing cards.
If you are fascinated by the world of strength, and even more for the charm of Oldtime strongman, well, then you will pass for this article and discover something captivating and full of history.
Many of you are passionate about classic Bending by bending small steel bars calibrated with different techniques, which mainly bind hands, wrists and forearms.
The nature of bending, as already discussed in other contexts, dates back to the eighteenth and nineteenth centuries when, during their performances, the strongman incarnated crowds with extraordinary demonstrations of strength, and among these gestures could never lack metal bars bent in every way, to achieve real artistic performances.
Even today, it is amazing and incredulous to deform hard bars with pure physical strength. These practices have acquired specific names over time. In fact, folding metals using the entire body is defined as Braced Bending, in which usually bars of round or flat profile are used and of great thickness. In this practice no fixed support, such as floor or supports, is allowed. With Scrolling, however, reference is made to bending metals with the aim of creating more bending points on the same bar, creating aesthetically artistic, symmetrical or asymmetrical effects as they are. In this case you can place the metals on the floor or support to reproduce the desired shapes.
Bending the metal with these practices requires considerable physical strength, great tendon strength and high pain tolerance. All aspects that the Strongman of the past have acquired with so much practice and often accumulate much pain or even wounds of different magnitude. Impressing high tensions to shed steel requires the involvement of multiple muscles, which in unison work against fulcrums obtained by precisely positioning the metal. Advanced technical skills through long practice and study of body positions.
The most rugged and ruthless athletes also love to break the bars, known as Snapping, where, after the first bending of the metal, the movement is reversed, reopened the previous bending, and then closed it again and replicated this movement until mechanical breakdown by fatigue of metal. I can assure you that it is something that the circulatory system too much does.
In addition to being fulfilled as a passion, feeling the metal to yield to your will becomes like going through a temporal portal, catapulting in the past, perhaps in some damp cellar, between cold, rust and sweat, when the athlete faced their limits and then brought them in front to the judgment of the people. And among bankruptcies, bruises, and excoriations, it shaded its character without knowing steroids, supplements or special training routines. Only hard work, dedication, total self-denial to the metal and the search for strength!
In the story a few but indelible characters have loved this branch of physical strength, names like John Grun, Alexander Zass, Charles Vansittart, the Italian called “The Great Orlando” and to the latest times with John Brookfield, Slim The Hammerman, Dennis Rogers, David Horne, Chris Rider and Bud Jeffries.
At this point I would like to take advantage of this space to revive in our memory one of the first bender of all time, Siegmund Breitbart, many will never have heard of him, but his story lustrates to passion for these noble disciplines of physical strength.
Nicknamed the “Iron King” Siegmund Breitbart was born in Łódź in 1883 by a family of Polish Jews, blacksmiths for generations. The parents first experienced his physical and mental strength when at three years he was trapped under an iron beam and liberated with his own strength. At four years he was already battling the forge hammer.
Recruited in the Russian Army during the First World War, he was captured by the Germans and imprisoned in Germany, where he lived to live once the war ended, was in November 1918.
He began to perform in public by bending bare hands of iron bars in elegant floral forms, tearing bite chains, breaking a horseshoe in half, drawing a wagon and 40 people using only the teeth. He replied, by perfecting it, one of the most popular performances at the time, the famous Hercules Tomb: lying on his back, he supported enormous weights with his chest and abdomen. In this position he was able to support a platform on which two motorcyclists made stunts!
Siegmund then had the great intuition to sell a correspondence training course with the visionary intention of creating an army of strong Jews with whom he would save Palestine.
But at the age of 42, in 1925, his dreams were abruptly arrested. During an exhibition around Europe, intent on a challenging and dangerous Driving Nail test, that is, planting a nail with his hands on wooden boards, Siegmund dropped his strong hand by planting, crossing, five oak boards of thickness of 25 mm, but the nail also comes to plant in his leg, causing a very serious infection in the days to come.
He fought between life and death for 8 weeks, between fever, delirium and amputations, before the injured leg, and then the remaining one, with a total of 10 surgeries. He was persistent until his last breath, exhaled on October 12, 1925.
To many, it may seem foolish to its end, but in the years over and over in the eighteenth and twentieth century, security was at the lowest possible level, and these people were precursors and pioneers of extreme activities that posed great risks. Beyond this, the story of Siegmund Breitbart is a story of redemption, passion and dedication from which we can all draw lessons.
I hope that on this occasion the article found on Gripebenditalia you liked. From now on, if there is a metal bar between your hands, you will not look at it in the same way, and I’m sure you will stop thinking about how much history and shine you are behind the gesture of bending a metal with your own hands!
Giorgio Giannico
Grazie Paolone, spero serva a dare nuovi stimoli che vengono dal passato! 🙂
Bell’ articolo Giorgio,ma ora dopo averlo letto sfido chiunque abbia cuore,fegato e forza da resistere nel piegare qualcosa.